Pezzotto, cosa rischi se guardi partite e non solo illegalmente: pene severe

Guardando le partite online con il pezzotto rischiate grosso. Ecco tutte le pene sempre più severe previste dalla Legge.

Da ormai qualche anno, lo streaming è diventato lo standard per poter guardare le partite di calcio e seguire la propria squadra del cuore. Che sia in Serie A o in competizioni europee come la Champions League o l’Europa League. Tra DAZN, Prime Video ed Infinity Plus, i costi da sostenere per poter accedere a tutti i canali possono risultare piuttosto importanti a livello economico.

Pezzotto e streaming illegale, previste pene severe
Cosa si rischia usando il pezzotto per guardare le partite di calcio – tuttonovita.it

Tanto che, come già successo altre volte in passato, le piattaforme di streaming illegale stanno registrando un numero sempre maggiore di consumatori. Viene definito in gergo pezzotto, e altro non è che un sistema alternativo che con un costo irrisorio e unico dà modo di accedere a tutte le partite che si vuole. Stiamo parlando ovviamente di un sistema illegale e che, anche per via delle ultime strette del Governo a livello di Legge, può portare a pene sempre più severe. Ecco che cosa dovete sapere.

Pezzotto, ecco cosa si rischia usandolo: le pene sono molto severe

Multe e pene sempre più severe per tutti gli utenti che vengono scoperti ad utilizzare il pezzotto per guardare illegalmente le partite di calcio della propria squadra del cuore in streaming. Stando a quanto emerso di recente, infatti, ci sono alcune norme previste che possono a lungo andare a portare a rischi enormi sia a livello economico che penale.

Cosa si rischia usando il pezzotto per guardare le partite in streaming
Pene severe e multe salate per chi guarda le partite col pezzotto – tuttonovita.it

Dallo scorso 14 luglio 2023, infatti, è stata introdotta una normativa che obbliga all’oscuramento di tutti i portali pirata entro 30 minuti dalla segnalazione. Con la stessa AGCOM che è autorizzata a disabilitarne l’accesso, potendo bloccare sia DNS che indirizzi IP in tempo zero. Utilizzare questo tipo di tecnologia viene considerata una violazione. Con l’art. 171-octies della legge 633/41 che parla di pene sempre più pesanti.

Tra cui segnaliamo pene di reclusione non inferiore ai due anni e multe che possono arrivare anche a superare quota 15.000 euro. Continuano intanto le manovre per bloccare quanti più portali pirata possibile. Pensate che solo nel 2022 sono stati registrati ben 41 milioni di atti di pirateria. E gli sforzi per bloccare questo fenomeno continuano, senza poter escludere a priori possibili strette ulteriori già nei prossimi mesi. Per il pezzotto non sembra esserci scampo, il problema è stato individuato e si utilizzeranno tutte le armi possibili per contrastarlo definitivamente.

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