Lo chiamano ‘single shaming’ e a Natale ne avrai sofferto anche tu: ecco come puoi superarlo

Il “single shaming” è un fenomeno piuttosto diffuso a Natale e di cui potresti aver sofferto anche tu: ecco come superarlo. 

Affrontare le feste natalizie fra banchetti con amici e parenti senza avere un partner può non essere semplicissimo. C’è sempre qualche domanda indiscreta sulla questione e dare conto della propria situazione sentimentale non è il più delle volte piacevole, sia per riservatezza sia perché magari si soffre per questa mancanza. 

Single shaming: anche tu l'hai provato almeno una volta nella vita
Il single shaming l’hanno provato tutti almeno una volta nella vita – tuttonovita.it

Questo fenomeno è così diffuso che ha addirittura un nome, si chiama “single shaming” e tutti, almeno una volta nella vita, ne hanno sofferto, trovandosi a rispondere a domande scomode e invadenti sopratutto da parte di parenti o persone che non si vedono da tempo e che si incontrano di nuovo durante le feste. 

Single shaming: cos’è e come superarlo

Il single shaming è quel provare vergogna e di disagio perché si è single. Secondo una ricerca dell’app di appuntamenti Bumble, la psicoterapeuta ed esperta di relazioni della piattaforma Valeria Locati, ha evidenziato come il 35% delle donne in Italia si è sentita giudicata per il fatto di essere single, percentuale che sale al 40% se si parla di Generazione Z.

Single shaming: cos'è e come superarlo
Cos’è il single shaming e come superarlo – tuttonovita.it

Infatti il single shaming riguarda sopratutto le donne che scelgono di rimanere single sia consapevolmente che temporaneamente. Le donne avvertono disagio soprattutto per via delle aspettative culturali e di genere legate alla “necessità” di una relazione romantica. Queste provocano pressione psicologica, stress e ansia ed impattano sull’autostima individuale. 

Le domande che vengono poste dai parenti durante le feste natalizie riguardanti la situazione sentimentale aumentano questo senso di inadeguatezza e la vulnerabilità. Però il single shaming si può superare in diverso modo: 

  • evitando di essere disponibili: si può liquidare l’interlocutore con frasi del tipo “Non mi va di parlarne”, oppure “Parliamo d’altro”, senza avere paura di offendere l’altro.
  • coinvolgendo l’interlocutore: si può chiedere all’altra persona perché ha bisogno di avere una risposta a quella domanda, in questo modo si stroncherà quasi sicuramente la conversazione, seppure arrecando un po’ di imbarazzo.
  • ponendo delle domande all’interlocutore: per distogliere l’attenzione dalla propria persona si può allo stesso modo fare delle domande scomode all’altro sulla sua situazione sentimentale.

In linea generale, comunque, le domande indiscrete delle feste natalizie non vanno vissute con stress e disagio. Essere single non è una colpa, che si tratti di una decisione o di una cosa magari temporanea, così come essere in coppia non deve essere visto come un traguardo. 

L’importante è godersi le feste insieme agli affetti più cari e non importa se quelle domande arrivano, rispondere con un sorriso e con sincerità (se si vuole), è sempre la cosa migliore. Non c’è spazio per la tristezza o per la solitudine, le feste di Natale sono un momento di gioia e condivisione!

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